Nasce a Milano il 17 giugno 1921 in una famiglia antifascista. Il padre, Enrico, è un postino iscritto al Psi che nel 1921, al congresso di Livorno, aderisce al Partito comunista. Diplomata alla Scuola magistrale, accanto alla passione per la politica vive anche una forte e duratura attrazione per il teatro. Si iscrive al Pci prima della caduta del fascismo e dopo l’8 settembre entra nella Resistenza. Con lo pseudonimo “Lalla”, ha il compito di gestire i collegamenti del comitato lombardo delle Brigate Garibaldi con la Valsesia, dove operano quelle comandate da Cino Moscatelli e organizza la formazione dei Gruppi di difesa della donna.
Subito dopo la Liberazione lavora nella Direzione nazionale Alta Italia del Pci, dove incontra Alessandro Viaia, già comandante garibaldino in Spagna e in Italia che sposerà nel 1946. In questi anni il partito la invia a Brescia e Cremona, province nelle quali sono in corso dure lotte bracciantili. Dal 1945 al 1946 è segretaria dell’Udi di Milano e nel 1948 è eletta deputata alla Camera. Nello stesso anno nasce il primogenito Franco e nel 1950 darà alla luce il secondo figlio, Vladimiro.
Nel 1958 è eletta nella segreteria della Camera del lavoro di Milano, della quale è anche vice segretaria e nei primi anni Sessanta è chiamata a dirigere la Filia-Cgil, il sindacato nazionale dei lavoratori tessili, incarico che manterrà per un decennio. Nel 1972 è responsabile dell’ufficio stampa al Comune di Sesto San Giovanni (Milano) e l’anno successivo costituisce, assieme al marito e altri compagni di partito, il Comitato Spagna libera, per sostenere i perseguitati dal franchismo e le loro famiglie. Nel 1979 partecipa alla fondazione del Comitato lombardo Italia-Vietnam, del quale diventa segretaria e presidente. Nei primi anni del decennio successivo è tra i promotori del Centro culturale Concetto Marchesi, presieduto dal professor Cavallotti, il “medico dei bambini”.
Partecipa attivamente alla vita dell’Anpi, sia come componente degli organi dirigenti sia attraverso una presenza costante agli incontri con gli studenti. Dopo lo scioglimento del Pci si iscrive a Rifondazione comunista. Nel 2009 il Comune di Milano le conferisce l’Ambrogino d’oro e nel 2012, dopo la sua morte, iscrive il suo nome tra i Grandi di Milano, nel Cimitero monumentale.
Muore a Milano il 25 settembre 2011.