Al mio primo giorno di scuola, in uno di quegli edifici austeri di stile architettonico fascista che peraltro sono in uso ancora oggi dove nell’atrio faceva bella mostra di sé un grande manifesto nel quale erano rappresentati vari tipi di bombe della 2^ guerra mondiale dominati dalla scritta “NON TOCCARE”, proprio a causa di quella umiliante divisa da femmina, fui oggetto di grosse risate.