Nasce ad Argenta (Ferrara) il 23 dicembre 1923, da Lucia Rubbi e Antonio. Comincia a lavorare da giovanissima, come mondina e successivamente come operaia, in fabbrica.
Dopo l’8 settembre 1943 è attiva nella Resistenza, nell’Argentano e successivamente entra nel Comando unico militare dell’Emilia Romagna, a Bologna: sotto il comando di Giuseppe D’Alema diventa partigiana combattente nella 28ª Brigata Gordina e nei Gruppi di azione partigiana.
Nel dopoguerra svolge lavoro di partito, come responsabile della commissione femminile comunista provinciale e contemporaneamente segue il lavoro sindacale nella Federbraccianti, occupandosi delle condizioni delle mondariso e delle braccianti. Dal 1953 al 1961 fa parte della segreteria della Federbraccianti nazionale ed è responsabile della sua commissione femminile, un incarico che le consente di indirizzare le lotte delle mondariso al nord e delle raccoglitrici di olive, arance e uva al sud; è componente del direttivo confederale della Cgil. Nel 1962 è nominata segretaria generale della Federbraccianti di Ferrara, un incarico che mantiene per un solo anno: nel 1963 è infatti eletta alla Camera, un mandato che manterrà alla successiva tornata del 1968. Un decennio di attività parlamentare nel quale si impegna soprattutto per una riforma della legge sulle lavoratrici madri, in vigore dal 1950 e per una legge istitutiva degli asili nido.
A conclusione del mandato rientra a Ferrara, dove dirige l’Alleanza Contadini e successivamente è commissaria regionale del Consorzio di bonifica dell’Alto Ferrarese nonché consigliera dell’Ente regionale di sviluppo agricolo.
Negli anni Ottanta, abbandonato ogni impegno nel partito e nel sindacato, è eletta presidente dell’Associazione nazionale partigiani di Ferrara.
Muore a Ferrara il 21 giugno 1994.