in relazione a quella degli uomini
Nel corso del Novecento, complessi processi strutturali e culturali hanno prodotto slittamenti e rotture della linea di demarcazione tra sfera pubblica e sfera privata definite, secondo una consolidata costruzione di genere, la prima al maschile e la seconda al femminile. Tali trasformazioni, tra l’altro, hanno portato una visibile e problematica presenza delle donne nella dimensione politica, roccaforte maschile per eccellenza. Un percorso che vede, con il conseguimento del diritto di voto e di rappresentanza, una significativa svolta che suscita allarme e paure. Rappresentazioni caricaturali, stereotipi negativi e limitanti hanno accompagnato e dato forma all’ingresso delle donne nella scena politica concorrendo a ribadire consolidati modelli di genere.
Nell’intento di offrire materiali di riflessione e di elaborazione, questa sezione del sito mira a offrire alcuni degli esempi più significativi di tali rappresentazioni
Il primo ingresso delle donne italiane in una sede istituzionale avviene il 25 settembre 1945, quando viene convocata la Consulta nazionale, un organo non elettivo di rappresentanza istituito con decreto…
Gli anni della nascita dell’Italia Repubblicana visti dalla gente comune e letti attraverso i diari conservati presso l’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano.
Nel 1953 nel Partito, nelle sezioni e tra i compagni, si vive con malinconia e dolore la morte del comp. STALIN, anche nella sezione di Moncalieri allestiamo il tavolo ...
11-20 maggio In vista del referendum e delle elezioni la vita romana e più agitata. Lotta di manifesti, comizi, discussioni, nei crocicchi delle vie, audizioni alla radio, diffusione di ...
A Foggia venne Palmiro Togliatti, Segretario Generale del P.C.I., a tenere un comizio. Fu una domenica pomeriggio. Due o tre giorni prima in un gruppo di compagni dell’Emilia-Romagna e ...
18 aprile: vissi la ben nota campagna elettorale senza poter votare (la maggiore età era a 21 anni e non ne avevo ancora compiuti venti) in Lucania, a Potenza ...
Proponiamo in questa sezione alcuni temi centrali che emergono dallo studio delle rappresentazioni visuali e testuali delle elette sulla stampa dell’epoca.
È il 25 giugno del 1946, a piazza Montecitorio si respira un’aria solenne: i padri e le madri della Repubblica Italiana sfilano sotto lo sguardo attento dei giornalisti mentre una folla li attende curiosa.
Tra i 556 eletti si contano 21 elette, pari a una rappresentanza del 3,6 per cento. Il numero complessivo dei voti riportati da tutte le candidate, nelle varie circoscrizioni elettorali, era di 735.254, di cui: 326.690 alle comuniste, 299.849 alle democristiane, 51.561 alle socialiste, 19.221 alle qualunquiste, 18.990 alle repubblicane, 2.062 alle azioniste e 16.872 alle candidate di altri 15 partiti..