Elette ed eletti
La donna politica e l'uomo politico

in relazione a quella degli uomini

Nel corso del Novecento, complessi processi strutturali e culturali hanno prodotto slittamenti e rotture della linea di demarcazione tra sfera pubblica e sfera privata definite, secondo una consolidata costruzione di genere, la prima al maschile e la seconda al femminile. Tali trasformazioni, tra l’altro, hanno portato una visibile e problematica presenza delle donne nella dimensione politica, roccaforte maschile per eccellenza. Un percorso che vede, con il conseguimento del diritto di voto e di rappresentanza, una significativa svolta che suscita allarme e paure. Rappresentazioni caricaturali, stereotipi negativi e limitanti hanno accompagnato e dato forma all’ingresso delle donne nella scena politica concorrendo a ribadire consolidati modelli di genere.
Nell’intento di offrire materiali di riflessione e di elaborazione, questa sezione del sito mira a offrire alcuni degli esempi più significativi di tali rappresentazioni

Elezioni 1946

Elezioni 1946

Campagna elettorale La consapevolezza di dover compiere in breve tempo un’azione di alfabetizzazione politica delle italiane è comune alle dirigenti dei partiti e dell’associazionismo femminile. Donne di tutti i ceti…

Voci dall’Italia Repubblicana

Gli anni della nascita dell’Italia Repubblicana visti dalla gente comune e letti attraverso i diari conservati presso l’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano.

Una riunione elettorale in dialetto

La mia prima riunione la tenni nell’Aprile 1946 nel corso della campagna per l’elezione dell’Assemblea Costituente e per il Referendum su Monarchia o Repubblica. Il voto era fissato per ...

L’esame del B.E.P.C.

Settembre 1960/giugno 1961 Ultimo passo da fare per essere alla pari con le altre, in oltre dovevo conseguire il B.E.P.C. (Brevet d’études du premier cycle), continuavo ad arrancare per ...

Mio padre combatteva impavido ed io lo seguivo spesso nei suoi giri elettorali

Come Candidato all’Assemblea Costituente mio padre girò infaticabile l’Umbria, sostenendo comizi su comizi. Non era ancora evidente che gli ideali dell’Italia risorgimentale e laica stavano perdendo terreno nel clima ...

La rottura dell’unità sindacale

L’attività del partito, si sviluppò, sia per rafforzare la sua organizzazione, sia per sviluppare la sua attività politica, ma mentre era in atto quell’attività, avvenne un fatto gravissimo. Il ...

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Proponiamo in questa sezione alcuni temi centrali che emergono dallo studio delle rappresentazioni visuali e testuali delle elette sulla stampa dell’epoca.

Elette in evidenza

È il 25 giugno del 1946, a piazza Montecitorio si respira un’aria solenne: i padri e le madri della Repubblica Italiana sfilano sotto lo sguardo attento dei giornalisti mentre una folla li attende curiosa.

Tra i 556 eletti si contano 21 elette, pari a una rappresentanza del 3,6 per cento. Il numero complessivo dei voti riportati da tutte le candidate, nelle varie circoscrizioni elettorali, era di 735.254, di cui: 326.690 alle comuniste, 299.849 alle democristiane, 51.561 alle socialiste, 19.221 alle qualunquiste, 18.990 alle repubblicane, 2.062 alle azioniste e 16.872 alle candidate di altri 15 partiti..